Ancona Jazz Summer Festival seconda edizione: un pieno di ottima musica e gran finale con Dick De Graaf Quartet “Tribute To Oliver Nelson”al Ridotto Sabato 23 e Gilberto Gil nella sala principale Domenica 24.
Sabato 23, ultima serata al Ridotto (ore 21,30) dell’AJSF e si tratta di un’altra esclusiva: quattro musicisti di diversa provenienza, radunati sotto il nome “Out of the Blue(s)”. Uno stimatissimo sassofonista olandese (Dick De Graaf) della penultima generazione, un pianista (Andrea Pozza) e un bassista (Aldo Zunino) tra i migliori d’Italia, un batterista americano (Sangoma Everett) da lungo tempo trapiantato a Parigi. Ecco una nuova “All Stars” europea, con un programma precis, dedicato a un indimenticabile sassofonista e arrangiatore neroamericano, Oliver Nelson, che ha scritto brani diventati standard nei repertori di tutti i jazzisti. Due parole su Dick De Graaf, uno dei massimi esponenti del sax tenore in Europa. Olandese di nascita, il suo nome è presente in gruppi importanti quali l’Amstel Octet (disco con Chet Baker nel 1985) e l’orchestra di John Clayton. Come sideman ha suonato con i tanti americani di passaggio nel Vecchio Continente, che ne hanno apprezzato la sonorità larga e maestosa al servizio di una tecnica straordinaria e di una fluidità improvvisativa ragguardevole.
Dopo il concerto al Ridotto, ancora “round midnight” all’Osteria Strabacco per chiudere il “blues corner” del festival con il trio “T.Mo”.
Domenica 24 luglio alle ore 21,30, nella sala principale del Teatro delle Muse, la star del festival: Gilberto Gil (nella foto). Non poteva esserci miglior conclusione per AJSF. E’ un onore per la manifestazione, per il Teatro, per la città e per la regione presentare un artista di tale levatura.. All’età di sessantatre anni, Gilberto Gil è un’icona della musica mondiale che non ha bisogno di presentazioni. Basta solo ricordare la sua importanza nel rinnovamento della musica brasiliana, quando partecipò da protagonista, con Caetano Veloso e altri, alla nascita del “tropicalismo”, movimento che partiva dalla bossa nova di Joao Gilberto e Antonio Carlos Jobim per recuperare tratti della musica popolare di Bahia e di altri linguaggi del nord est brasiliano.
La recente carica di Ministro della Cultura nel governo Lula ha ridotto l’attività concertistica di Gil, perciò ogni sua esibizione diventa un’importante occasione culturale nel senso più ampio del termine. Appena quattro i concerti previsti in Italia: Milano, Catania, Riva del Garda e chiusura della tournée ad Ancona.
Attualmente la sua musica appare un affascinante crocevia tra Africa, samba, bossanova, reggae, rock e funk. I “dolci barbari”, figli della poesia “stonata” di Joao Gilberto, hanno raggiunto il sogno di servire, con l’arte e l’azione politica, il loro amatissimo Paese.
Teatro